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venerdì 22 novembre 2013

Corteo No Tav a Roma ....... passato il limite

"Si è passato il limite". Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, non usa mezzi termini per condannare quanto avvenuto martedì pomeriggio nel cuore del centro storico di Roma, in occasione del vertice Italia-Francia, teatro di violenti scontri tra forze dell'ordine e manifestanti No tav e di due tentati assalti a sedi del Pd. L'inquilino di Palazzo Chigi esprime a chiare lettere la posizione del governo: "non credo che siano giustificabili in nessun modo le scene che abbiamo visto - ha proseguito Letta -. Lo dico davanti a tante parole giustificazioniste ascoltate" in questi mesi
Ma il ministro dell'Interno Angelino Alfano, senza usare mezzi termini, ribadisce che "la mano del governo sarà severissima e ferma contro chiunque voglia saccheggiare e devastare qualunque città italiana. Siamo lo Stato e siamo sempre più forti dell'anti-Stato". Il ministro, che oggi a Roma ha incontrato i vertici delle forze dell'ordine e il prefetto Giuseppe Pecoraro, ha aggiunto che "offriremo la massima collaborazione al sindaco Marino e garantiamo ai romani che faremo di tutto per far sì che la Capitale soffra sempre meno per cortei con finalità non sempre belle. Roma si trova a pagare un tributo per essere il luogo di raccolta delle varie manifestazioni del Paese".
Dopo gli episodi di ieri "sarà innalzato il livello di attenzione davanti le sedi del Pd nella Capitale, che sono comunque già presidiate", assicura il questore di Roma Fulvio della Rocca dopo l'incontro con il ministro Alfano. L'assalto ieri alla sede del Pd era stato duramente.
Intanto il bilancio di quanto avvenuto a Roma, in via dei Giubbonari, ad una manciata di metri da piazza Campo de Fiori e piazza Farnese, sede dell'ambasciata di Francia, parla di 8 feriti: sei agenti, un manifestante e un militante del Pd, quest'ultimo rimasto ferito durante il tentativo dei No Tav di fare irruzione nella storica sezione del partito .
Su quanto avvenuto la Procura ha aperto un fascicolo di indagine. E già ci sono i primi nomi di chi ha partecipato agli scontri. Una decina, tra cui anche alcuni organizzatori, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.

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