Nella nuova compagine di Alfano militano già persone che hanno un passato politico quantomeno variegato. La Bianchi è una di loro.
Il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano
e compagnia non può che essere passato al setaccio, in questi giorni,
per trovare curiosità, stranezze e simili. E non parliamo dell’enorme
stupore che destano i passaggi post-berlusconiani dei fedelissimi
Cicchitto, Giovanardi e Schifani (il cui significato andrà ben indagato e
sviscerato). Ma di casi minori (non ce ne voglia nessuno), come, per esempio, quello di Dorina Bianchi.
La Bianchi, neuro-radiologo, pisana, si avvicina alla politica nel 2001. Con il Centro Cristiano Democratico
(all’interno della Casa delle Libertà), candidata nel Collegio
Uninominale di Crotone. Viene eletta superando il candidato dell’Ulivo
per 85 voti e diventa deputata.
Nel 2002 passa all’Unione dei Democratici Cristiani e di Centro, e ci rimane fino al 2005.
Poi, il grande salto: entra a far parte della Margherita, fino al 2007.
Coerentemente con il percorso, nel 2007 la vediamo aderire al Partito Democratico.
L’idillio dura fino al 2009, quando eccola ritornare all’Unione di Centro.
Nel 2011, sorpresa: è nel Popolo delle Libertà.
Nel 2013 aderisce al Nuovo Centrodestra di Alfano.
Da destra a sinistra come se fosse tutto uguale, senza passare dal via.
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