COLLEGATI AL SITO DEL COMITATO PER IL NAZIONALE

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martedì 30 ottobre 2012

LIBERI ..........FORTI

“A tutti gli uomini liberi e forti,
che in questa grave ora
sentono alto il dovere
di cooperare ai fini supremi della Patria,
senza pregiudizi né preconcetti,
facciamo appello perché,
uniti insieme,
propugnino nella loro interezza
gli ideali di giustizia e di libertà” 
Luigi Sturzo

LA TERRA CONTINUA A TREMARE - L'ON. MANTINI DELL'U.D.C. INTERVIENE ALLA CAMERA


Roma, 30 ott - In Italia la terra continua a tremare, ed in situazioni di grave rischio per l'incolumità delle popolazioni è di grande importanza la questione della corretta e trasparente comunicazione istituzionale: lo denunciano i deputati Pierluigi Mantini, Mauro Libè ed Armando Dionisi dell'Unione di Centro per il Terzo Polo in un'interrogazione rivolta al Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il 31 marzo 2009, l'allora Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, convoca a L'Aquila la Commissione Grandi Rischi: lo scopo è rassicurare la popolazione circa i rischi connessi allo sciame sismico in atto. Tuttavia, come è noto, gli allarmi lanciati dalla Commissione non erano infondati. Ad oggi, i componenti della Commissione sono stati condannati a sei anni di reclusione per omicidio colposo.
"Sulla base dei fatti noti - si legge nell'atto - risulta che la condotta tenuta dalla Commissione Grandi Rischi della Protezione Civile, al di là di ogni valutazione di rilievo penale su cui possono sussistere fondati dubbi, sia stata non adeguata alle circostanze, che avrebbero imposto un maggior grado di oggettività e di trasparenza sui rischi realmente possibili sulla base delle migliori conoscenze scientifiche, al fine di consentire scelte e comportamenti individuali responsabili".

Sicilia: Buttiglione: Alleanza tra progressisti e moderati vince


"L'uragano in Sicilia? Mi auguro che porti la pioggia di cui ha bisognO la terra arida di una politica che era morta. Vediamo che l'alleanza tra progressisti e moderati vince e nella disgregazione è l'unico punto solido a cui ci si può ancorare, è però un'alleanza piccola, per salvare l'Italia serve un'alleanza grande". Lo ha detto Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, a Tgcom24.
"L'Udc - ha aggiunto - deve aggregare tutti i moderati italiani, i movimenti dell'incontro di Todi, il meglio dell'imprenditoria con Montezemolo, i ministri del governo Monti che stanno operando bene, anche i 2/3 del Pdl che è fatto di persone che amano l'Italia e ragionano con la testa. Senza Berlusconi e senza Vendola. Se Bersani vuole Vendola, se ne parlerà e anche lui capirà".

Costi politica: Gruppo Udc vede De Magistris su dl antidissesto

Il gruppo parlamentare Udc della Camera rappresentato dal presidente Gian Luca Galletti, dal vice presidente della commissione Bilancio, Roberto Occhiuto, e dal capogruppo in commissione Affari Costituzionali, Mauro Libè, ha ricevuto oggi a Montecitorio il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, accompagnato da una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale partenopeo. Al centro dell'incontro il decreto antidissesto dei Comuni.
"Abbiamo ascoltato con molta attenzione le preoccupazioni espresse dal sindaco De Magistris - spiegano gli esponenti centristi in una nota congiunta -. Entro i limiti dei vincoli di bilancio ci attiveremo affinchè il governo possa migliorare il provvedimento".

lunedì 29 ottobre 2012

lunedì 29 ottobre 2012 Sicilia:Casini, Udc perno area vasta per vittoria Incoraggiati ad andare avanti su strada Stresa

Un Udc completamente rinnovata ha avuto in Sicilia un risultato straordinario, e' stato il perno di un'area piu' vasta che ha coinvolto la societa' civile e questo ci incoraggia ad andare avanti come gia' abbiamo fatto a Stresa, perche' con l'astensionismo e l'antipolitica non siamo sufficienti da soli'. Lo ha detto il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini rivolgendo 'il piu' affettuoso in bocca al lupo a Crocetta che ha intercettato un voto importante'. Il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa ha a sua volta ringraziato il capogruppo del partito al Senato Gianpiero D'Alia per aver 'fortemente voluto l'alleanza su Crocetta'.

l'UNIONE DI CENTRO DA SOLA IN SICILIA - SUPERA IL 10%. 40.000 SICILIANI HANNO VOTATO U.D.C.


Elezioni Sicilia, Crocetta ha vinto: «Sono io il vero rivoluzionario» Tonfo Pdl, M5S primo partito



ROMA - «Io sono veramente rivoluzionario, non Grillo che blatera. Non farò inciuci all'Assemblea, cercherò la maggioranza sui provvedimenti e se non ci riuscirò chiederò il sostegno dei cittadini. Tornerò al voto e vincerò con una valanga di voti». Rosario Crocetta festeggia già la vittoria delle elezioni regionali in Sicilia. Con 4.754 sezioni scrutinate su 5.308, il candidato Pd-Udc è in testa con il 30,8% seguito dal candidato di Pdl-Pid-La Destra Nello Musumeci con il 25,5%. Al terzo posto l'esponente del movimento 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri, che ottiene il 18%, davanti a Gianfranco Micciché, candidato con il Partito dei siciliani e Fli, al 15,6%.

Le liste. Il Movimento cinque stelle al 14,7% diventa il primo partito in Sicilia, seguito dal Pd al 13,6% (aveva ottenuto oltre il 18% nel 2008) e dal Pdl al 12,6% (un vero crollo dopo il 33% della precedente tornata). Secondo queste cifre non dovrebbero entrare all'Ars, per lo sbarramento del 5%, le liste Fava presidente-Sel-Fds-Verdi, quella di Idv, (che appoggiavano la candidata Giovanna Marano) e Fli. 

Miccichè non siederà all'Assemblea regionale. Miccichè è il terzo o quarto tra i più votati nella lista provinciale palermitana. A Palermo per Grande Sud saliranno due deputati e i più votati sono Edi Tamajo e Riccardo Savona. Miccichè quindi non potrà condurre le sue battaglie autonomiste seduto nell'Ars.

Crocetta. Il candidato Pd-Udc è arrivato a piedi al comitato elettorale circondato da decine di cronisti, fotografi e cameraman e accolto al griso di «Presidente... Presidente». «Con la mia elezione credo che cambi veramente la storia di questo Paese - ha detto -, si è rotto un muro di gomma, per la prima volta è stato eletto un candidato del centrosinistra che ha scelto come valore fondante la lotta alla mafia. Credo che siano questi due elementi forti del cambiamento che dimostrano come in Sicilia, come dice anche Camilleri, sia entrata aria nuova e pulita», dice Crocetta che torna a respingere le accuse di inciucio e si sfoga: «Basta con questa storia di Raffaele Lombardo, mi avete rovinato la campagna elettorale. Senza questa storia avrei vinto con oltre il 40%» (IL VIDEO). 

Musumeci. Un risultato «non sperato, però è arrivato», adesso «bisogna prenderne atto e guardare avanti in prospettiva, riflettere su quello che è accaduto», commenta invece il candidato governatore del centrodestra, Nello Musumeci. «Adesso ci vorrà una breve analisi, 24 ore di pausa e subito ricominciare, perchè siamo in trincea». «Il dato politico» che emerge è quello «della continuità» del governo che ha distrutto la Sicilia, aggiunge. «Il Pd ha governato fino alla scorsa settimana e continuerà a farlo per i prossimi anni. L'Udc lo ha fatto col Pd e continuerà ancora. Lombardo darà 7-8 deputati che mancano a Crocetta per fare la maggioranza. Cosa è cambiato? È veramente la terra dei gattopardi».

Cancelleri: per noi risultati clamorosi, Crocetta dovrà allearsi con Miccichè. Giancarlo Cancelleri, dopo essere stato indicato da alcuni sondaggi, per alcune ore del mattino, come governatore della Sicilia in pectore ammette che la battaglia è diventata ormai un duello tra Crocetta e Musumeci. «Si delinea la vittoria della coalizione più forte - dice -. Ma Crocetta non avrà i numeri per governare da solo e dovrà rivolgersi, guarda caso, proprio a Musumeci, anzi, non è escluso che possa venir fuori un governo a tre Pd-Udc-Pdl, che anticipa la coalizione da qualcuno auspicata per il futuro a livello nazionale». A chi gli chiede se ci sono stati inciuci, favoriti dal voto disgiunto, Cancelleri risponde: «io non so se inciucio c'è stato. Certo quella cravatta arancione indossata da Crocetta al dibattito tra i candidati alla presidenza, ben sapendo che era il colore politico di Miccichè, lascia qualche dubbio». Il voto disgiunto, secondo Cancelleri, avrebbe comunque favorito Crocetta. Soddisfazione, comunque, per il 15% ottenuto dal Movimento 5 stelle: «È una bellissima sensazione, entreremo dalla porta principale all'Ars. Ora ci batteremo per il taglio ai costi della politica, la riduzione degil stipendi dei parlamentari regionali a 2500 euro al mese e l'abolizione dei privilegi e dei vitalizi, per recuperare soldi e per creare un fondo che vada a finanziare la piccola-media impresa che qui in Sicilia sta morendo».

Miccichè. «Il dato incontrovertibile di queste elezioni regionali è che alcuni vecchi partiti sono morti e nasce il partito siciliano che può già contare su una base del 20%. Sarà presente all'Ars con un gruppo di almeno 14 deputati e farà sentire la sua voce e il suo peso in ogni decisione del governo». Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud Gianfranco Miccichè, commentando l'esito delle elezioni regionali in Sicilia. «Speravo personalmente - aggiunge il leader del movimento arancione - in un risultato leggermente migliore ma il dato di Grillo e una difficile campagna elettorale, nella quale non si è parlato di programmi, alla fine ci hanno un po' penalizzato».

Bersani. «Vi do una bella notizia, abbiamo vinto in Sicilia. Cose da pazzi», ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, scherzando con il pubblico presente al suo comizio ad Arezzo. «Si tratta di risultati storici - ha detto il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani - Sono storici rispetto a una vicenda che dal dopoguerra a oggi non ci ha mai visto realmente competitivi e che ora pare dimostrare che si può essere anche vincenti. Tocca a Crocetta, e a chi lo ha sostenuto, in particolare al Pd, interpretare con forza l'esigenza di cambiamento che è venuta dall'elettorato siciliano». Il risultato delle elezioni siciliane «indica quale sia l'unica grande speranza che c'è in campo e cioè quella rappresentata dal centrosinistra», ha detto Massimo D'Alema. 

Alfano. «Il risultato del 25% della nostra area che fa riferimento a Musumeci mi sembra straordinariamente positivo. Alle condizioni date è la prova che il centrodestra c'è ed è potenzialmente vincente. Abbiamo perso perché abbiamo diviso i moderati. Bisogna unificare l'area alternativa alla sinistra e parlare a quell'elettorato che anche in Sicilia ha deciso di non andare a votare», ha detto il segretario del Pdl, Angelino Alfano.

Casini. «Tutti dobbiamo renderci conto che se Grillo ha preso il 15% in Sicilia può prendere il 25% alle elezioni in Italia. È la democrazia, quando il popolo vota ha sempre ragione e così potrebbero esserci il 25% dei parlamentari grillini. Mi chiedo allora: e le alleanze? Bisogna prospettarne che siano in grado di tenere», riflette il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. «La Sicilia - spiega - anticipa sempre le scelte della politica nazionale. E da lì è arrivata un'indicazione chiara e semplice: è ineludibile il rapporto tra progressisti e moderati che mette al bando gli estremismi e i populismi (infatti Idv e Sel non entrano all'Ars) ed è l'unico antidoto all'antipolitica». 

Lo spoglio è cominciato alle 8 di stamane nelle 5.307 sezioni delle nove province dell'isola dove si è votato ieri, dalle 8 alle 22. L'affluenza è stata del 47,42% pari a 2.203.885 elettori. Oltre la metà degli elettori ha dunque disertato le urne, mentre alle regionali del 2008 si era recato ai seggi il 66,68% degli aventi diritto, ma in quel caso si votava domenica e lunedi per la concomitanza tra elezioni regionali e politiche. L'elezione è a turno unico senza ballottaggio: sarà eletto presidente della Regione il candidato che otterrà il maggior numero di preferenze insieme a 89 deputati regionali. 

I candidati. La campagna elettorale si è chiusa tra polemiche, insulti e qualche querela. Sono dieci i candidati in corsa per la presidenza della Regione, 1.629 quelli inseriti nelle 19 liste collegate, tra cui 32 inquisiti con diversi guai giudiziari. Tre dei dieci candidati si sono accreditati come possibili vincitori: Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi), Nello Musumeci (Pdl, Pid e Ld) e Gianfranco Miccichè (Fli, Pds-Mpa, Gs e Mps). La vera incognita è rappresentata dal M5S che candida Giancarlo Cancelleri, sostenuto da Beppe Grillo che per diciassette giorni è stato in giro per la Sicilia riempiendo le piazze di migliaia di persone. Oltre all'astensionismo, l'altra variabile è il cosiddetto voto disgiunto, la possibilità per l'elettore di votare per una lista e contemporaneamente per il candidato governatore di un altro schieramento. Per la sinistra, in campo c'è Giovanna Marano, sostenuta da Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi, mentre Giacomo Di Leo è appoggiato dal partito comunista dei lavoratori. Gaspare Sturzo corre per la lista Italiani liberi e forti, Mariano Ferro per i "Forconi", Cateno De Luca per la lista Rivoluzione Siciliana e Lucia Pinsone con Volontari per l'Italia.

domenica 28 ottobre 2012

domenica 28 ottobre 2012 Governo: Casini, Berlusconi su questa strada si troverà solo No a ricatti, moderati anche nel Pdl non lo seguiranno

Pier Ferdinando Casini contro Silvio Berlusconi: "Berlusconi - ha detto il leder dell'Udc ai microfoni del Tg1 - in 24 ore è passato dagli elogi al Governo Monti agli attacchi e alle minacce di farlo cadere in Parlamento".

"La politica - ha commentato Casini - non ha bisogno di questi ricatti, e io penso che se il presidente Berlusconi andrà dritto per questa strada si troverà solo, perché c'è una grande parte di moderati, di persone per bene anche all'interno del Pdl, che non saranno disponibili a mettere a repentaglio e a rischio la tenuta del Paese".


sabato 27 ottobre 2012

Berlusconi: Ciccanti, silura Monti e l'Italia


L'attacco al premier Monti da parte di Berlusconi e alla credibilita' riacquistata con grande difficolta' nel mondo, dopo averne condiviso tutte le scelte, molte delle quali riparatrici dei suoi errori, e' un affondo mortale agli interessi dell'Italia'. Cosi' Amedeo Ciccanti, capogruppo dell'Udc in Commissione Bilancio della Camera, commenta le parole di Berlusconi.
'Berlusconi confonde ancora una volta gli italiani - prosegue Ciccanti - e prova a far saltare il banco: una settimana fa ha fatto finta di dimettersi per amor patrio, invece si trattava di anticipare un giudizio penale; oggi attacca la Germania, l'euro e l'Europa, dimenticando di aver condiviso il 'six pack' quale presupposto del Fiscal compact, e isola l'Italia con gli stessi argomenti dell'estrema destra e dell'estrema sinistra greca, rischiando di farci riassorbire nel vortice della crisi greca'.
'La conferenza di Berlusconi - conclude Ciccanti - e' una paurosa sbandata, con forti connotazioni eversive, in quanto propone all'elettorato la maggioranza assoluta per imporre soluzioni autoritarie per la governabilita' del paese, chiedendo pieni poteri per il premier come fece Mussolini prima dell'omicidio Matteotti

L.elettorale: De Poli, preferenze e no condannati candidati


Reintrodurre le preferenze e no ai condannati in politica'. La richiesta arriva dal deputato Udc Antonio De Poli che, nel corso dell'Assemblea regionale del partito, a Treviso, stamane ha detto: 'Un partito che promuove l'onesta' deve tenersi lontano dai condannati. Quindi chiediamo una regola molto semplice: i condannati per reati gravi di criminalita organizzata o contro la Pubblica amministrazione non possono presentarsi alle elezioni. Non solo - ha aggiunto -, sul fronte della battaglia per la legge elettorale, la nostra priorita' e' reintrodurre le preferenze. Basta alle nomine dall'alto. Chi viene eletto deve rispondere al territorio

Udc: Casini, Lista per Italia non sara' emanazione di un partito


'La Lista per l'Italia non potra' essere emanazione di un partito ma espressione unitaria di una volonta' comune e di cambiamento che il governo Monti ha introdotto per rigore di comportamenti, visione europea, richiamo permanente alla responsabilita' e al senso del dovere'. Cosi' il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, che intervenendo ad un convegno di Iniziativa Subalpina ha aggiunto: 'coinvolgere accanto alla politica che ha sostenuto il presidente del Consiglio anche le migliori espressioni della societa' civile e' unico terreno di un incontro possibile per i moderati e i popolari'.
'L'unita' - ha proseguito Casini - non si costruisce su slogan, ne' resuscitando evocazioni di armate anti-sinistra perche' semmai ci sara' bisogno di sempre piu' forti collaborazioni nazionali, ma solo su scelte politiche precise che creino discontinuita' con il recente passato e colgano il bisogno di rinnovamento che sale dal Paese. Non contro qualcuno ma per qualcosa'.
'Noi non ci sottrarremo a dare il nostro contributo - ha concluso - auspichiamo anche dalle primarie del Pdl risposte chiare e nette.

IL MANIFESTO DI RICCARDI E MONTEZEMOLO


“Il manifesto di Montezemolo e Riccardi: ‘Cattolici e laici insieme per Monti’”, scrive La Repubblica. Il quotidiano cita alcuni passaggi del manifesto: “per uscire dalla crisi è urgente aprire una stagione di riforme di ispirazione democratica, popolare e liberale legittimate dal voto di milioni di italiani ed italiane in contnuità con quanto di meglio ha realizzato il governo Monti, che ha avuto il merito di rasserenare il clima di intollerabile antagonismo della politica e di restituire prestigio e credibilità all’Italia”. Il manifesto è titolato “Verso la Terza Repubblica, la società civile e il rinnovamento della politica”, ed è firmato da 72 personalità, da Montezemolo a Riccardi, dal leader delle Acli Olivero a Lorenzo Delai dall’ex dg di Confindustria Auci allo scrittore Edoardo Nesi. Primo incidente diplomatico: tra le firme c’era quella di Francesco De Gregori, che però ha smentito. Un “retroscena” del quotidiano elenca quelli che non ci sono: Oscar Giannino e il suo “fermare il declino”, Luigi Abete, i capi di Confartigianato e Confcooperative. “Ma il vero punto di domanda è quale sarà il rapporto tra i firmatari del manifesto e la ‘Lista per l’Italia’ di Casini e Fini”, scrive il quotidiano romano.

venerdì 26 ottobre 2012

15 NOV. - ORE 20,30 - A CARPI PER LA LISTA . . . PER L'ITALIA



UNIONE DI CENTRO - TERRE D'ARGINE
unionedicentrocarpi@tim.eu.blackberry.com
tel. 3473198592


A TUTTI GL'ISCRITTI
A TUTTI GLI AMICI E SIMPATIZZANTI DELL'UNIONE DI CENTRO DI
CARPI
CAMPOGALLIANO
SOLIERA
NOVI DI MODENA
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OGGETTO : INVITO PERSONALE DA ESTENDERE AGLI AMICI
Il prossimo 15 novembre(giovedì) 2012, alle 20,30, presso l'Hotel Carpi (Via delle Magliaie, 2/4 - 41012 Carpi (MO) - tel. 059 645915 - Fax 059 642771) si terrà un INCONTRO PUBBLICO aperto a tutti i cittadini di CARPI-CAMPOGALLIANO-SOLIERA-NOVI DI MODENA.
Saranno presenti il segretario  regionale UDC ing. Davide Torrini. il segretario provinciale dell'UDC di Modena - avv. Fabio Vicenzi, il segretario di Carpi - rag. Giorgio Cavazzoli ed il consigliere comunale di Campogalliano dell'UDC Damiano Pietri.
La lista per l'Italia e le prossime scadenze elettorali, le amministrazioni locali dell'UNIONE DEI COMUNI DELLE TERRE D'ARGINE saranno i temi principali della serata.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!!!!!!!!!!!

UDC CARPI
UDC CAMPOGALLIANO
UDC SOLIERA
UDC NOVI DI MODENA

martedì 6 novembre 2012 Convegno Udc sull'occupabilità con Lorenzo Cesa


Si svolgerà il prossimo 6 Novembre alle 17.00 presso la "Sala della Mercede" della Camera dei Deputati il convegno "Una Poltrona per due: i patti di solidarietà generazionale. Nuovi orizzonti per l'occupabilità".
Tema dell'incontro -in un momento di forte emergenza occupazionale e di grande dibattito sul sistema pensionistico-  le possibilità di accompagnamento alla pensione dei lavoratori in uscita attraverso un progressivo alleggerimento del carico lavorativo, e le contestuali opportunità di anticipo di ingresso al lavoro dei giovani attraverso un sistema di tutoraggio e staffetta generazionale.

Al pomeriggio di studio, che sarà aperto dall'on. Nedo Poli, deputato Udc e componente della commissione lavoro alla Camera dei Deputati, e chiuso dall'intervento del segretario nazionale Lorenzo Cesa, interverranno il segretario generale della CISL Raffaele Bonanni, il direttore generale dell'INPS Andrea Mori e i giuslavoristi Mattia Persiani e Pasquale Sandulli e Matteo Robustelli, vice presidente nazionale Enpacl. Modera l'evento Mauro Lozzi, caporedattore Tg2 economia.
Il convegno vedrà la presenza altresì del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero.
Nota: l'ingresso è libero, previo accredito obbligatorio per gli accessi, inviando una email con il proprio nominativo aunapoltronaperdue@tiscali.it

Udc: Casini, con Montezemolo il centro verso lista nuova

Il passo avanti di Montezemolo? Si ricompone un centro". Cosi' il leader Udc Pierferdinando Casini a Enna per la chiusra della campagna elettorale siciliana, ha commentato le dichiarazioni del presidente di Italia futura, Luca Cordero di Montezemolo. "Tutte le iniziative, da Montezemolo alle affermazioni della Marcegaglia, sono importanti perche' la politica puo' fare qualcosa, la societa' civile puo' fare qualcosa", ha aggiunto Casini, secondo cui "si tratta di continuare assieme il lavoro di Monti". Alle prossime elezioni, aggiunge il leader Udc, "ci dovra' essere una lista con un obiettivo politico chiaro: continuare il lavoro di questo Governo e migliorarlo. Questa lista deve essere composta da esponenti della politica che hanno aperto la strada e hanno lavorato per Monti, e da espressioni della societa' civile.

Berlusconi: Casini, Pdl senza alibi, o Monti o populismo


Il Pdl non ha piu' 'alibi': 'fino a ieri dietro Berlusconi si nascondevano tutti. Ora quale politica fara' il Pdl? Quale rapporto avra' con il governo Monti'. Se lo chiede Pier Ferdinando Casini in una lunga intervista al Messaggero in cui sottolinea che 'il cammino della responsabilita' nazionale non va interrotto', convinto che dopo le elezioni 'la realta' imporra' governi di grande coalizione'.
'Ho sempre detto che la premessa di ogni dialogo produttivo tra moderati fosse che chi li aveva divisi si facesse da parte - spiega il leader dell'Udc. - Non ne ho mai fatto un problema personale con Berlusconi, ho sempre sollevato una questione politica. Oggi la strada e' aperta a un confronto serio sui contenuti. Ma populismo e promesse fiscali non fanno parte del codice genetico di un popolarismo europeo che rifiuta la demagogia e si pone il problema della responsabilita' e del governo del Paese'.
Per Casini, le primarie sono un 'gioco' che nasconde 'una realta' di forte divisione'. 'Ne ha bisogno il Pd che vede un abisso tra Renzi e Vendola - dice. - Ne ha bisogno il Pdl, in quanto tra il populismo della Santanche' e il raziocinio di Alfano c'e' di mezzo un mare'.
'La Lista per l'Italia e' un presupposto' per governi di grande coalizione, afferma Casini, 'se altri vorranno concorrere a questo tentativo non saremo impermeabili'. 'Un conto e' creare una cosa nuova - precisa, - un altro e' chiedere all'Udc di associare i suoi destini al Pdl. Grazie, abbiamo gia' dato'.
Le elezioni regionali in Sicilia, aggiunge, saranno una cartina al tornasole per l'impatto di Grillo: 'la vera questione non sara' tanto chi vince, ma quanto sara' cresciuto l'astensionismo e quanti voti prendera' il Movimento 5 stelle'.
'Montismo non vuol dire mutismo' e per questo Casini sulla legge di stabilita' rimarca il no all'aumento dell'Iva, no al taglio delle detrazioni, si' a uno sgravio per le famiglie con figli, e Irpef da riordinare.

mercoledì 24 ottobre 2012

CASINI AL TG 1 DEL 24 OTTOBRE 2012


http://youtu.be/JREE2QLpnp4

CASINI AL TG 1 DEL 24 OTTOBRE 2012

CASINI OSPITE A PORTA - PORTA

DOPO MONTI . . . . MONTI

Per me dopo Monti c'è Monti, non c'è Alfano, Vendola o Renzi". Così il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha commentato, al 'Tg1', l'annuncio del ritiro di Silvio Berlusconi.
Se Monti non fosse disponibile a ripetere l'espertienza di Governo "noi avremo bisogno ancora di chiedere a una personaltà di questo tipo di continuare il lavoro", ha precisato Casini, che ha ribadito l'intenzione di presentare una "lista per l'Italia" con "persone che stanno in questo Governo" e rappresentanti della "società civile". Casini ha aggiunto: "Se questo nostro lavoro sarà condiviso da altri nel Pdl e nel Pd, magari".
Quanto al Pdl, "la linea del Pdl se è quella della Santanché, non la condividiamo", mentre "Alfano è diverso, è una persona che io stimo e speriamo venga emancipato da questa scelta di Berlusconi perché ce n'è bisogno".
Il Pdl, secondo Casini, "deve riflettere sul suo Governo e sui suoi errori, perché questo paese ha rischiato la deriva greca e Monti lo ha tirato fuori per i capelli". La "coalizione nuova" ha "salvato il paese". Di conseguenza, "il tema al centro della riflessione delle primarie del Pdl mi auguro che sia l'autocritica sugli errori del passato".

CASINI COMMENTA IL PASSO INDIETRO DI BERLUSCONI

Me lo aspettavo. Berlusconi e' un uomo intelligente, credo avesse ben chiara la percezione oggi del suo rapporto con il Paese. Ha cercato di valorizzare il suo passato e di dare valore politico alla sua azione. Ma non penso che potesse candidarsi a Palazzo Chigi, non poteva non capirlo'. Lo ha detto il leader Udc Pier Ferdinando Casini al Tg1

lunedì 22 ottobre 2012

conferenza stampa UDC su proposte Legge stabilità

CONFERENZA STAMPA 22 OTTOBRE 2012

Legge di Stabilità: la proposta Udc

Ne condividiamo gli obiettivi: assicurare il rispetto degli impegni presi con l'Europa consolidando le politiche di sistemazione dei nostri conti pubblici. I risultati positivi di questa politica intrapresa da Monti in questi mesi e da noi sostenuta si vedono oggi in maniera chiara: calo importante dello spread, ripresa ruolo dell' Italia nella politica europea.
Sono importanti i primi segnali sul fronte della crescita (detassazione  dei salari di produttività 1,6 miliardi di euro) e dell'equità fiscale (introduzione della tobin tax, tassa sulle transazioni finanziarie, che vale circa 1 miliardo  di euro e calo della pressione IRPEF).
Ci rendiamo conto dell'impatto negativo che avrà l'aumento dell'iva di un punto sui consumi e in particolare sulle fasce di reddito più deboli, crediamo che bisognerà lavorare nei prossimi mesi per fare in modo di evitarlo (andrà in vigore infatti dal luglio 2013), in particolare bisognerà intervenire sulla revisione dei finanziamenti alle imprese (c.d. Rapporto Giavazzi).
La manovra va migliorata ulteriormente sul fronte dell' equità. La semplice riduzione delle aliquote afferenti ai due scaglioni di reddito più bassi (cioè fino a 28.000 euro) avvantaggia fiscalmente nella stessa misura i redditi alti e i redditi bassi ed esclude da qualsiasi vantaggio i redditi bassissimi cioè i cosiddetti incapienti ( circa 8 milioni di contribuenti).  La manovra è poi resa meno equa dall'introduzione retroattiva della franchigia sulle deduzioni.
Nel segno dell' equità bisogna quindi eliminare l'intervento di modifica delle deduzioni di imposta anche per il futuro. Le deduzioni riguardano spese, come ad esempio gli interessi sui mutui per la prima casa ed altre, che incidono sui bilanci delle famiglie. Bisogna evitare l'aumento dell'iva dal 4% al 10% sulle prestazione sociali rese dalle cooperative sociali. Stiamo parlando di assistenza domiciliare, agli anziani , ai disabili e asili nidi ad esempio. L'aumento dell'iva comporterebbe un innalzamento delle tariffe e ad un calo dei servizi resi.
Evitare anche l'aumento di tassazione previsto sulle pensioni di guerra e sul TFR.
Crediamo ancora che sia più equo invece che intervenire in maniera generalizzata sulla riduzione delle aliquote che avendo poche risorse a disposizione rischia di essere poco percepita dai contribuenti scegliere selettivamente chi aiutare in questo momento. Noi riteniamo che si debbano rafforzare le detrazioni per i carichi familiari, aiutando così le famiglie con redditi bassi in proporzione al numero dei figli.
Alcuni interventi correttivi vanno fatti anche sul fronte dell'Imu: ridurre le aliquote per i cosiddetti canoni concertati per calmierare il mercato degli affitti e considerare almeno come prima casa, ai fini dell'imposta, l'abitazione di proprietà delle persone che vengono ricoverate in casa protette.
Dai conti da noi effettuati e possibile fare tutti gli interventi lasciando inalterati i saldi della legge di stabilità.

INCONTRO A CARPI IL 15 NOV ALLE 20,30 APERTO AGLI AMICI DELLA LISTA PER L'ITALIA


UNIONE DI CENTRO - TERRE D'ARGINE
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                                                                                                                             A TUTTI GL'ISCRITTI
                                                                                                                             A TUTTI GLI AMICI E                                                                                                                                                                              SIMPATIZZANTI                                                                                                                                                                 DELL'UNIONE DI CENTRO DI
                                                                                                                             CARPI
                                                                                                                             CAMPOGALLIANO
                                                                                                                             SOLIERA
                                                                                                                             NOVI DI MODENA
                                                                                                                             ----------------------------------
OGGETTO : INVITO PERSONALE DA ESTENDERE AGLI AMICI
                               Il prossimo 15 novembre(giovedì) 2012, presso l'Hotel Carpi (Via delle Magliaie, 2/4 - 41012 Carpi (MO) - tel. 059 645915 - Fax 059 642771) si terrà un INCONTRO PUBBLICO aperto a tutti i cittadini di CARPI-CAMPOGALLIANO-SOLIERA-NOVI DI MODENA.
                               Saranno presenti il segretario provinciale dell'UDC di Modena - avv. Fabio Vicenzi, il segreario di Carpi - rag. Giorgio Cavazzoli ed il consigliere comunale di Campogalliano dell'UDC  Damiano Pietri.
                               La lista per l'Italia e le prossime scadenze elettorali, le amministrazioni locali dell'UNIONE DEI COMUNI DELLE TERRE D'ARGINE saranno i temi principali della serata.
                               VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!!!!!!!!!!!

                                                                                                                             UDC CARPI
                                                                                                                             UDC CAMPOGALLIANO
                                                                                                                             UDC SOLIERA
                                                                                                                             UDC NOVI DI MODENA

domenica 21 ottobre 2012

sondaggi di oggi


PRIMARIE PD - LOTTE NEL PDL - IL MALE DEL BIPOLARISMO ALL'ITALIANA

Renzi, Vendola; Bersani e Tabacci (ed altri due sconosciuti) si battono per cosa?
Per decidere chi guiderà il PD e la coalizione di centrosinistra o per contarsi e valutare quanto pesano le "primedonne" del controsinistra in vista del prossimo governo?

Il PDL ha perso il "leader", Silvio non c'è . . . . ricordate la canzone "per fortuna che Silvio c'è.....?"
Le urlatrici alla Santanchè vorrebbero riportare il dibattito a VILLA ARCORE . . . i Sindaci del PDL vorrebbero le primarie per EMULARE il PD . . . . . mi pare finito quel partito......

ALLORA COSA SI PUO' FARE PER DARE UNA RISPOSTA PACATA - DEMOCRATICA - LIBERA E SOLIDALE?

Collaborare con la LISTA PER L'ITALIA per costruire un futuro per tutti ed in particolare per i nostri figli.
VI ASPETTIAMO ALL'HOTEL CARPI IL PROSSIMO 5 NOVEMBRE 2011.

A PRESTO

Giorgio C.


sabato 20 ottobre 2012

Laicismo e fondamentalismo alimentano la cristianofobia . Se ne discuta nei nostri consigli comunali . Di Luigi Lamma


LIBERI DI CREDERE
 di Luigi Lamma  
( N.D.R. : Direttore del settimanale diocesano NOTIZIE, della Diocesi di Carpi-MO)

Dall’Iraq all’Egitto, dalla Nigeria al Pakistan è stato un Natale di sangue e di sofferenza per i cristiani. Se qualcuno, anche tra i credenti, pensa che la cosa non ci riguardi ha sbagliato i suoi calcoli. In Europa sono ormai anni che il fatto cristiano è osteggiato e cancellato nella sua dimensione pubblica. L’ultimo segno di questo accanimento la cancellazione del Natale dai calendari dell’Unione Europea. Benedetto XVI l’ha affermato con una chiarezza disarmante: la sfida alla libertà religiosa si gioca tra due “estremi negativi” il laicismo da una parte e il fondamentalismo dall’altra. Il primo “in modo spesso subdolo” vorrebbe emarginare la fede e ridurla ad un fatto privato, il secondo invece vorrebbe imporla con la forza e la violenza. A ragione si parla di cristianofobia per definire l’odio che si scaglia contro comunità di cristiani fragili e minoritarie con il solo obiettivo di intimorire ed indurre alla fuga.  E’ il tempo della mobilitazione ad ogni livello.
Il Papa ha invitato di nuovo, dopo 25 anni dal primo storico incontro, i rappresentanti delle religioni ad Assisi per invocare insieme il dono della pace. Da Pax Christi, alla comunità di Sant’Egidio è stato un moltiplicarsi di iniziative a favore della pace che quest’anno aveva come tema la tutela della libertà religiosa fondamento di ogni diritto. Ora però non ci si può fermare. Di fronte alle scene di efferata violenza contro i cristiani dal Presidente della Repubblica agli esponenti di tutti gli schieramenti politici si è alzato un coro unanime di indignazione e di condanna. Oltre 180 parlamentari hanno firmato un appello affinchè il Parlamento approvi una mozione che “richiama l’attenzione di tutti, credenti e non credenti, su questa ondata di cristianofobia e impegna a mettere in moto tutte le iniziative necessarie per difendere il diritto alla libertà religiosa, diritto universale e inalienabile. Diritto che tutela nello stesso tempo una piena laicità dello Stato e il massimo di libertà individuale e sociale”. E’ troppo attendersi che anche in Regione, in Provincia e nei nostri Comuni si faccia altrettanto? Non per una banale emulazione ma suscitare un’occasione di riflessione su questi gravi fatti di violenza contro i cristiani e, perché no, stimolare anche una verifica su cosa voglia dire oggi, per un’amministrazione locale, tutelare la libertà religiosa come diritto fondamentale del singolo e costitutivo della convivenza sociale. Non lo si consideri un esercizio inutile o l’ennesima occasione per uno scontro ideologico. Qui si gioca il futuro delle comunità locali, dove i segnali di insofferenza e intolleranza cominciano ad emergere. Di fronte alla soluzione più sbrigativa di eliminare dalla sfera pubblica la religione, secondo una errata concezione della laicità, occorre avere il coraggio di ritenere la libertà religiosa un valore essenziale e positivo nella vita di tutte le comunità. E’ uno dei primi compiti di questo nuovo anno. Auguri di pace.

La ricetta Renzi fa discutere bersaniani e Udc

No alla patrimoniale, lotta all'evasione fiscale e alla burocrazia che soffoca il Paese, largo al merito, diminuzione della pressione fiscale a partire da una proposta che può diventare uno slogan: 100 euro in più al mese nelle tasche dei ceti medio-bassi (costo 20 miliardi, da recuperare con il taglio del 15% della spesa pubblica intermedia e intervenendo anche su una parte dei contributi alle imprese secondo il modello Giavazzi). La ricetta economica di Matteo Renzi – illustrata nell'intervista pubblicata ieri dal Sole 24 ore – comincia a far discutere i democratici di area bersaniana e i centristi dell'Udc, possibili interlocutori di governo dopo le elezioni.
La ribadita fedeltà all'agenda Monti per quel che riguarda il rigore dei conti e il no alla patrimoniale sono apprezzati da Gian Luca Galletti, voce economica di Pier Ferdinando Casini. Che però boccia la proposta fiscale: troppo generica. «Sembra più uno slogan berlusconiano che un intervento di politica fiscale – dice Galletti –. Quanto al reperimento delle risorse, siamo ai tagli lineari di tremontiana memoria. Bisogna piuttosto intervenire sulle famiglie attraverso il meccanismo del quoziente: aiuti fiscali in base al numero dei figli». Quanto alla patrimoniale, per l'Udc non si tratta di un'avversione ideologica: «C'è già l'Imu. Noi siamo contrari a misure depressive».
Rilancia invece la patrimoniale come strumento di redistribuzione del reddito il lettiano Francesco Boccia, responsabile Pd delle commissioni economiche e schierato con Bersani alle primarie. «L'amico Renzi appare troppo timido sulla tassazione delle rendite e sulla patrimoniale. È vero che c'è già l'Imu, ma va alleggerita sulla prima casa». Di contro Boccia apprezza l'insistenza sul merito e sulla riforma della burocrazia come chiave di volta per modernizzare il Paese. E anche lo "slogan" dei 100 euro in busta paga per il ceto medio gli appare efficace. Piuttosto va specificata meglio la copertura. «Indicare con precisione dove e come si taglia, e prevederne il costo sociale. È la maledetta normalità delle politica vera». Attenzione, dunque, da parte di un bersaniano come Boccia. Che invita tutti a contribuire, anche dopo le primarie: «Renzi e le sue proposte sono un patrimonio per il Pd». Da Largo del Nazareno nessun commento nel merito. Ma all'accusa renziana di non avere un programma il segretario replica attraverso il responsabile delle comunicazione Stefano Di Traglia: «Imputare a Bersani, padre delle liberalizzazioni e di riforme importanti per l'Italia, di non avere un programma è evidente segno di debolezza».


Dall'Ulivo a Renzi: si riattivano i prodiani - Nasce il comitato per il Sindaco di Firenze

dal settimanale VOCE :
Anche Carpi si mobilita per sostenere Matteo Renzi, sindaco di Firenze, alle primarie del Pd. Dopo l'incontro fra il consigliere comunale Pd Roberto Arletti e lo stesso Renzi alla Festa provinciale di Modena, la costituzione anche a Carpi di un comitato per portare il "rottamatore" Renzi alla guida del Pd (e, perché no?, anche a Palazzo Chigi) era nell'aria. «Pensiamo - dicono i promotori del comitato "Carpi per Renzi" - che un'Italia migliore possa nascere innanzitutto da un profondo rinnovamento della classe politica capace di dare prospettive di lavoro e sviluppo ai giovani e alle famiglie colpiti dalla crisi economica. Vogliamo una classe dirigente credibile che sappia valorizzare, come fa Renzi, gli amministratori che tutti i giorni affrontano i problemi concreti dei cittadini. E' il momento di ritrovare e diffondere entusiasmo e partecipazione. Noi dal canto nostro - affermano i sottoscrittori dell'appello "Matteo Renzi Adesso" - per l'innovazione dei contenuti, delle idee e dei metodi che rappresenta, sosteniamo Matteo Renzi alle primarie del centrosinistra». 
Coordinatore del comitato pro-Renzi è il consigliere comunale Roberto Arletti, tesoriere del gruppo l'avvocato Marco Vignoli. Diciannove i primi promotori dell'iniziativa: «Il nostro comitato - spiega Roberto Arletti - è molto variegato e composito: tre componenti sono stati impegnati in politica in passato, tre lo sono ancora attualmente, ma ben tredici non hanno mai fatto politica e si schierano per la prima volta». Ben tredici dei firmatari dell'appello per Renzi provengono dal mondo dello scautismo carpigiano e ora sono operai, imprenditori e liberi professionisti. Due sole, al momento, le donne (Anna Balboni, impiegata, e Maria Piscopiello, insegnante): «Le donne, si sa, sono sempre molto impegnate - spiega Arletti -: abbiamo però già l'adesione di altre donne attualmente all'estero per i corsi universitari Erasmus o a Milano, sempre all'Università». Fra i firmatari del comitato a sostegno del Sindaco di Firenze ci sono poi Alberto Allegretti, Andrea Ghidoni, Paolo Bellentani, l'imprenditore Maurizio Lusvardi presidente della Lapam, Corrado Corradi, Stefano Zanoli, Mario Lugli, Saverio Catellani, Bruno Pompeo, Stefano Garuti, Stefano Prandi, Franco Losi, Lauro Accorsi, Fabio Nuzzo, Marco Bulgarelli. 

Udc: Cesa, in Pd e Pdl si parla solo di Cayman e Caimano

Sono molto amareggiato per quello che sta accadendo nel Pd e nel Pdl, due grandi partiti che si stanno logorando facendo una campagna elettorale interna molto dura, parlando chi di isole Cayman chi di Caimano'. 
L'ha detto a Messina il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa.
'Ci sono problemi enormi da risolvere nel Paese - ha aggiunto - e forse sarebbe il momento che tutti si diano una calmata. Ci auguriamo si chiarisca la vicenda interna al Pdl, perche' non penso che la Santanche' e Alfano abbiamo qualcosa in comune'.
'A noi - ha concluso - non interessa aggregare aree mettendo insieme tutto e il contrario di tutto, come e' avvenuto recentemente anche nel Pdl. E' il momento della chiarezza e speriamo che Alfano la faccia

incontro con iscritti ed amici dell'UDC per la LISTA PER L'ITALIA A CARPI - 15 NOV 2012 (martedì)


 UNIONE DI CENTRO - TERRE D'ARGINE
     http://udccarpi.blogspot.com
    unionedicentrocarpi@tim.eu.blackberry.com
    tel. 3473198592


A TUTTI GL'ISCRITTI
A TUTTI GLI AMICI E
                      SIMPATIZZANTI DELL'UNIONE DI CENTRO DI
CARPI
CAMPOGALLIANO
SOLIERA
NOVI DI MODENA
----------------------------------
OGGETTO : INVITO PERSONALE DA ESTENDERE AGLI AMICI

Il prossimo 15 novembre 2012 (GIOVEDI'), presso l'Hotel Carpi (Via delle Magliaie, 2/4 - 41012 Carpi (MO) - tel. 059 645915 - Fax 059 642771) si terrà un INCONTRO PUBBLICO aperto a tutti i cittadini di CARPI-CAMPOGALLIANO-SOLIERA-NOVI DI MODENA.
Saranno presenti il segretario provinciale dell'UDC di Modena - avv. Fabio Vicenzi, il segreario di Carpi - rag. Giorgio Cavazzoli ed il consigliere comunale di Campogalliano dell'UDC  Damiano Pietri.
La lista per l'Italia e le prossime scadenze elettorali, le amministrazioni locali dell'UNIONE DEI COMUNI DELLE TERRE D'ARGINE saranno i temi principali della serata.


VI ASPETTIAMO NUMEROSI!!!!!!!!!!!!!!!!




UDC CARPI
UDC CAMPOGALLIANO
UDC SOLIERA
UDC NOVI DI MODENA

venerdì 19 ottobre 2012

Casini: alle politiche lista per l'Italia con nostra area

L'importante e' che sia presente alle prossime elezioni. Mi auguro che ci sia una lista per l'Italia con la nostra area che si e' assunta la responsabilita di aver aperto la strada a Monti ma anche con tanti che militano nel Pdl, un partito che non puo finire nell'onta del populismo estremista come vorrebbe Santanche'". Lo afferma il leader dell'UdcCasini rispondendo ai giornalisti a Palermo sull'iniziativa di una "Cosa comune" come prospettata dall'ex presidente di Confindustria Emma Marcegaglia.

STATI UNITI D'EUROPA - AVANTI!!!!!!

Avanti con Monti verso gli Stati Uniti d’Europa


Dopo anni di colpevoli ritardi finalmente siamo tornati al centro della scena europea grazie a Monti, che noi abbiamo voluto e che siamo impegnati a sostenere non solo oggi ma anche domani. Le riforme messe in campo dal governo, dolorose ma indispensabili, sono una condizione irrinunciabile per riacquistare il rispetto in Europa e contribuire alla scelte decisive che vanno fatte.
Troppe volte i politici nazionali, per non assumersi responsabilità del proprio governo, hanno scaricato sull’Europa la scelta di imporre ai cittadini politiche di sacrifici. Ma se oggi l’Europa si ferma è perduta. Bisogna andare avanti a grandi passi verso la federazione degli Stati uniti d’Europa, solo così si potranno battere i populismi, la demagogia e gli estremismi, compresa l’antipolitica.
Pier Ferdinando

giovedì 18 ottobre 2012

PROIEZIONI

Liste%
LEGA NORD6,3
PDL19,7
LA DESTRA2,3
Altri cdx1,4
UDC6,2
FLI2
MPA0,4
PD27,5
IDV5,9
SEL5,5
API0,5
PSI0,5
RADICALI1
FED2,6
VERDI1,2
5 STELLE16,4
Altri0,5
AREA NON VOTO46,6

Osservando i dati notiamo una certa coerenza rispetto agli altri sondaggio per quello che riguarda il Pd e  la Lega, che appaiono in salute,  anche se per motivi certamente diversi.
Per quanto riguarda il Pdl e il M5S è evidente che esiste una certa distanza tra i valori di Ipsos e Emg e il sondaggio di Lorien; il Pdl viene stimato vicino al 20%, un dato che, dopo il Laziogate, non si era mai registrato. Anche la percentuale attribuita al partito di Grillo è almeno due punti inferiore rispetto agli altri sondaggi. La spiegazione in realtà è molto semplice e ci viene offerta dalla tempistica nella realizzazione delle interviste: il sondaggio è stato infatti reso pubblico ieri, ma realizzato il 30 Settembre, e di conseguenza non riflette il clima sviluppatosi nelle ultime settimane.
Rimane comunque un esercizio utile l’osservazione di questi dati perché ci permette di comprendere con quanta repentinità cambiano gli umori e le sensazioni dell’opinione pubblica.
L’unico dato molto costante rimane l‘area del non voto che continua ad essere molto estesa considerato che tra pochi mesi ci saranno le elezioni.