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martedì 2 ottobre 2012

SPENDING REVIEW: DE POLI (UDC), NO A TASSA SU FORNITURE AZIENDE SANITARIE, GOVERNO CHIARISCA

Se si riducono unilateralmente gli importi dei contratti di fornitura di beni e servizi, rischiamo solo di fare male alle imprese. Chiediamo al Governo di intervenire per una buona applicazione della spending review in sanità". A lanciare l'allarme è il deputato dell'Unione di centro Antonio De Poli che ha presentato un'interpellanza al Governo focalizzando l'attenzione sull'art. 15, comma 13 della legge sulla spending review.

"Diverse Aziende sanitarie come quelle del Veneto, anziché ridurre i consumi - spiega De Poli - stanno unilateralmente riducendo gli importi dei contratti. La legge stabilisce invece che gli importi e le relative prestazioni devono essere ridotti del 5%. Questa riduzione viene intesa dalla maggioranza delle aziende sanitarie in maniera distorta e superficiale - si legge nel testo dell'interpellanza dal deputato centrista  - ritenendo che la norma preveda una riduzione ex lege del 5% dei prezzi di aggiudicazione". "La razionalizzazione delle spese in ambito sanitario dovrebbe tradursi in una riduzione dei consumi ma non può andare a svantaggio delle aziende che già subiscono i ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica amministrazione. Chiediamo al Ministero della Salute e al Ministero dello Sviluppo economico, di chiarire questo punto con un intervento chiaro e autorevole: il Governo dica 'no' a quella che, di fatto, è una vera e propria 'tassa' sulle forniture delle Aziende sanitarie", conclude De Poli. 

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