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venerdì 22 marzo 2013

nominato il Capogruppo alla Camera dei Deputati di SCELTA CIVICA



Dopo la delusione per la mancata presidenza della Camera, sfumata a causa del fuoco amico, Lorenzo Dellaisi consola con il ruolo di capogruppo dei deputati di Scelta Civica. L’ex governatore alla fine ce l’ha fatta ma ai montiani sono servite un’altra lunga notte e buon parte della giornata di ieri per superare l’impasse. L’elezione di Dellai è arrivata infatti dopo un vero e proprio braccio di ferro dentro il partito di Mario Monti. Dopo l’elezione di Mario Mauro capogruppo al Senato, lunedì sera la lunga riunione dei deputati a Montecitorio si era infatti conclusa dopo mezzanotte con un nulla di fatto: sul tavolo, oltre al nome di Dellai, quelli di Andrea Romano (esponente di Italia Futura) e del ministro della salute Renato Balduzzi. Il confronto interno è ripreso ieri pomeriggio, con una corsa a due Dellai-Romano. Un braccio di ferro tra l’ex governatore trentino, cattolico, ex Margherita, e l’uomo di Montezemolo. Tanto che dopo un’ora l’incontro viene sospeso. Italia Futura rivendica il ruolo di capogruppo in quanto componente maggioritaria di Scelta Civica: per sbloccare la situazione di stallo Romano propone di ritirare entrambe le candidature e di convergere sul nome dell’economista Irene Tinagli, anche lei esponente del movimento di Montezemolo. Una soluzione non accolta dal gruppo: alla fine Lorenzo Dellai ottiene due terzi dei voti, 30 sì, 13 schede bianche e 2 nulle. Segno di una divisione non sanata dentro il gruppo tra l’anima cattolica (ieri rafforzata dagli 8 deputati dell’Udc) e quella montezemoliana, una frattura nella quale al momento l’ex presidente della Provincia è però riuscito a coalizzare attorno a sè il consenso maggioritario dei deputati. «Un importante riconoscimento personale. Ma anche, spero, una precisa indicazione politica», cinguetta via Twitter il capogruppo Upt Giorgio Lunelli dopo le critiche alla linea di Scelta Civica sulla partita delle presidenze di Camera e Senato.
Ieri alle 18 Dellai ha partecipato alla prima Conferenza dei capigruppo della Camera, che ha deciso di avviare uno studio per arrivare a una riduzione dei costi di Montecitorio, e una revisione del regolamento, chiedendo poi alla presidente Boldrini di sollecitare il governo a riferire in aula non solo sul Consiglio europeo ma anche sulla crisi di Cipro e il conflitto con l’India sui marò.
Oggi Dellai sarà nella delegazione di Scelta Civica che salirà al Quirinale per le consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui i montiani presenteranno la loro linea: fare ogni sforzo perchè la legislatura possa partire. «È un incarico per il quale più che altro ho bisogno degli auguri», commenta scherzando a fine giornata l’ex governatore, «in una situazione così difficile il ruolo di capogruppo ha una funzione eminentemente politica. Sarà impegnativo, ma lo faccio con grande convinzione e impegno, ce la metteremo tutto sia in questa fase di consultazioni per il governo sia poi speriamo, se va in porto il governo, nell’attività parlamentare».
Quanto alle lacerazioni interne a Scelta Civica, raccontate già ieri sera attraverso le agenzie di stampa, Dellai prova a glissare: «Tutti i gruppi parlamentari, nessuno escluso, hanno dei problemi quando si tratta di scegliere una persona che li rappresenti, figuriamoci un gruppo come il nostro, che ha pochi mesi di via e ha al proprio interno persone provenienti da percorsi diversi. È del tutto normale che ci sia una discussione anche forte, sarebbe stato inimmaginabile il contrario». I rumors raccontano di un malumore verso Mario Monti dopo la contestata gestione della vicenda delle presidenze delle Camere. Il premier, che ieri non ha partecipato alla riunione a Montecitorio, con una lettera postata sul sito di Scelta Civica, ieri sera ha inviato ai neocapigruppo Dellai e Mauro gli auguri di buon lavoro.

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