"Dopo una sconfitta pesante come la nostra - aggiunge Onorato - l'abc della politica vorrebbe che i vertici si dimettessero. Invece il segretario nazionale Cesa e il Presidente Buttiglione rimangono ben saldi ai loro posti e scelgono di rimandare tutto a fine aprile con un congresso - che sarebbero sempre loro a governare - dimenticando che da domani, partendo dal Friuli passando per Roma, ci saranno diverse elezioni amministrative che rischiano di essere per noi il colpo di grazia. È chiaro che dobbiamo lasciarci alle spalle un'era politica ormai conclusa”.
“Casini – aggiunge l’esponente centrista - ha dimostrato grande umiltà: dopo gli importanti risultati a cui ha condotto il nostro partito negli ultimi dieci anni, si mette da parte e favorisce la possibilità di un nuovo inizio. Se anche gli altri vertici avessero dimostrato un decimo della sua umiltà forse oggi potremmo rilanciare con maggiore vigore i nostri valori e le nostre battaglie grazie agli straordinari amministratori e militanti presenti su tutto il territorio nazionale ”.
“Oggi – conclude Onorato - i cittadini hanno preferito l’antipolitica, ma presto vorranno un partito riformatore ed europeo del tutto nuovo nei metodi, nei protagonisti e nelle proposte. Quindi basta ai rimborsi elettorali, sì al dimezzamento dei parlamentari, all’adeguamento dei loro stipendi alla media europea e al limite dei mandati. Fare della legalità e del rigore il nostro biglietto da visita. Cose che in parte abbiamo già detto ma troppo timidamente: è arrivato il momento di gridarle a gran voce se vogliamo rappresentare un’alternativa credibile”.
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