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mercoledì 13 marzo 2013

NON RINUNCIAMO AL NOSTRO PROGRAMMA PER CAMBIARE DAVVERO!


Cambiare Davvero si deve. E noi tutti, in questa campagna elettorale a tratti entusiasmante e sicuramente molto faticosa, abbiamo dimostrato che si può.
Certo, il risultato non è quello che avevamo immaginato, ma non per questo ci arrendiamo. Anzi, occorre rilanciare tutti insieme un progetto di cambiamento, perché le prospettive per il nostro Paese, per la Regione e per il Comune di Roma sono tutt'altro che rosee. Ci attendono, e non voglio fare il menagramo, mesi, forse anni, di intenso impegno per recuperare i danni ereditati da decenni di scellerata amministrazione della Cosa Pubblica.
La scelta di designarmi come candidato a Consiglio regionale, pur non avendo io mai fatto politica, è stata coraggiosa e sicuramente innovativa. È stata senz'altro una scelta di rottura. E le 3.500 sudate preferenze che abbiamo raccolto sono la somma di tutte le persone che abbiamo incontrato, una per una, e che con le nostre proposte concrete abbiamo convinto a sostenerci.
Pur non essendo stati sufficienti a raggiungere l'unico seggio che la Lista Civica Bongiorno Presidente ha eletto a Roma e provincia, questi voti sono comunque un piccolo miracolo, che significa una cosa sola: la gente riconosce il lavoro svolto in questi anni sul territorio, il movimento è forte e non dobbiamo arrenderci.
Non siamo una struttura di partito né di apparato e tutti (avversari inclusi) ci hanno riconosciuto un approccio diverso nel "fare politica". Questa è la nostra forza e quanto abbiamo fatto fino ad oggi è solo la prima parte dell'impegno che ancora più intensamente e con sempre maggiore entusiasmo ci porterà a proseguire nel lavoro per farci conoscere laddove non siamo riusciti ad arrivare.
Abbiamo sostenuto con convinzione la lista rappresentata da Giulia Bongiorno, espressione di trasparenza e legalità, che in nessun modo poteva essere accostata agli scandali e alle ruberie cui i cittadini del Lazio sono stati testimoni in questi anni (ma gli scandali, si sa, si fa presto a dimenticarli). Una donna in grado di dare voce non semplicemente alle donne, da sempre in minoranza negli organi di governo, ma al merito. Un programma che, purtroppo, non ha raccolto il risultato che era lecito attendersi, ossia il 12-14%, che avrebbe comportato l'elezione di quattro o cinque consiglieri, e che si è invece fermato al di sotto del 5%, permettendo l'elezione di un solo rappresentante nel collegio di Roma e di un altro in quello di Frosinone.
Il cambiamento fa sempre paura. Si pensa di poterlo ottenere semplicemente esercitando un voto "di pancia", dimenticando che a ribellarsi scegliendo un "non-programma", con rappresentanti senza le giuste competenze, non si costruisce nulla. Semmai si fa polvere delle macerie rimaste.
Chi mi ha sostenuto in questa sfida ha toccato con mano quanto siamo riusciti a entrare nel cuore dei problemi e ad avanzare idee concrete per risolverli. E di questo metodo, di contenuti e soluzioni, il nostro Paese e la nostra città avrà sempre più bisogno, ancor più ora, in questa fase di transizione ingovernabile.
Devo ringraziare il mio amico Alessandro, che mi ha contagiato la malattia, sana e inguaribile, per l'impegno civico. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in me, alla mia famiglia ora in fase di dirompente espansione e grazie, in particolare, a tutti gli amici di Cambiare Davvero che mi hanno aperto le porte delle proprie case, delle case di amici e familiari e dei luoghi di lavoro e di svago. Un'esperienza faticosa, entusiasmante e mai così partecipata!
In questa battaglia non ci abbiamo messo solo la faccia, ci abbiamo messo anche l'anima e al nostro programma per Cambiare Davvero non rinunciamo.
Continueremo, impareremo dagli errori fatti e ci rialzeremo più forti.
Salvatore Aprile

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