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lunedì 12 novembre 2012

L. elettorale: D'Alia, lodo D'Alimonte non è tabù

Il lodo D'Alimonte 'non e' per noi un tabu', tutt'altro'. Lo dice all'Unita' Gianpiero D'Alia, capogruppo dell'Udc al Senato, sottolineando che i centristi non hanno 'alcuna preclusione' nei confronti di una nuova legge elettorale che preveda una soglia minima per ottenere il premio di governabilita' fissata al 40% e, nel caso nessuna coalizione riesca a raggiungerla, il 10% di seggi in piu' assegnati alla prima lista. 'Noi abbiamo lavorato e lavoriamo per arrivare a un'intesa - spiega -, perche' la legge elettorale e' patrimonio di tutti i partiti e di tutti i cittadini, indipendentemente dalle opinioni politiche'. Il voto alla soglia minima del 42,5% insieme al Pdl, spiega, 'puo' essere sembrato un voto di rottura ma in realta' serviva a stimolare un'accelerazione verso l'intesa, che noi ci auguriamo ci sia'. A proposito dei collegi uninominali D'Alia afferma che 'i tempi per ridisegnare i collegi in base al nuovo censimento non ci sono' e poi il meccanismo 'non garantisce che non vi siano nominati' mentre le preferenze sono 'l'unico strumento che puo' sterilizzare l'antipolitica'. La soglia di sbarramento, aggiunge, 'deve essere unica, perche' altrimenti alcuni partiti possono essere tentati di entrare in una coalizione solo per ottenere, diciamo cosi', uno sconto di pena. Va superato questo meccanismo previsto dal Porcellum, che ha incentivato coalizioni anomale che a destra come a sinistra hanno fallito la prova di governo. Serve una soglia rigida per evitare gli effetti distorsivi che gli italiani stanno pagando ancora oggi'.

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