C’è un vocabolo inglese che va molto di moda in Italia negli ultimi mesi. È l’iperinflazionata parola endorsement che, tradotta letteralmente nel linguaggio politico significa “appoggio di un candidato”. Ed è stato proprio unendorsement in grande stile (concordato o inaspettato?) quello ricevuto sabato pomeriggio dal presidente del Consiglio Mario Monti, nel corso di un convegno tenutosi a Roma negli ex Studi cinematografici De Paolis di via Tiburtina.
Montezemolo lancia il Monti-bis
Ambizioso il titolo dato dagli organizzatori all’happening politico: “Verso la Terza Repubblica”. Primo promotore dell’iniziativa, ovviamente, la superstar Luca Cordero di Montezemolo che, rotto un indugio durato anni, di fronte ad una platea di quasi 7mila partecipanti, ha annunciato il suo tanto agognato ingresso in politica e l’appoggio deciso alla riconferma del professore a Palazzo Chigi: “Mai più accetteremo di vedere l'Italia derisa e disonorata, per questo scendiamo in campo”. Ha esordito così un convinto Montezemolo, che per Monti ha usato parole di elogio di rara capacità adulatoria: “Nessuno meglio di lui” (LEGGI repubblica.it).
Non solo Montezemolo tra i padri nobili della giornata. Il fitto elenco di aspiranti alle poltrone comprende Andrea Riccardi, ministro in carica e fondatore della Comunità di Sant’Egidio;Raffaele Bonanni, segretario della Cisl; Andrea Olivero, leader delle Acli e alcuni economisti di area cattolica e “moderata”. (LEGGI lastampa.it).
Grandi assenti alla convention, in quanto non invitati, sono stati i politici di professione, compresi Pierferdinando Casini e Gianfranco Fini, già promotori dell’ancora misteriosa Lista x l'Italia. E pensare che proprio questa mattina i due avevano rinnovato il loro appoggio ad una nuova discesa in campo del Professore: “Non c'è alternativa alla sua credibilità”,queste le parole del leader Udc, seguito a ruota dal presidente della Camera che ha lanciato la palla direttamente a Montezemolo & co.: “La società civile si deve organizzare perché Monti resti presidente del Consiglio”(LEGGI il messaggero.it). L’endorsement, o leccata di piedi che dir si voglia, ribadito fino alla noia dai due alti papaveri della politica di professione, aveva fatto seguito alla mattutina pubblicazione sul sito del governo degli “appunti di viaggio”, ad un anno dalla conquista bocconiana di Palazzo Chigi. Documento che, persino dal Sole24ore, è stato letto come una smaccata opera di autocelebrazione di Monti, a questo punto entrato a pieno titolo nella corsa elettorale.
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