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mercoledì 7 novembre 2012

CAMERA: GOVERNO BATTUTO SU AIUTI SISMA.


Governo e maggioranza hanno trovato l’intesa, dopo una mattinata di braccio di ferro, approvando un emendamento al dl sui costi della politica che prevede la proroga della sospensione dei pagamenti dei tributi (Irpef e addizionali incluse) per i lavoratori e le imprese colpiti dal sisma dell’Emilia. Restano esclusi invece i contributi. La copertura arriva dall’8 per mille.
Nel dettaglio, l’intesa prevede che imprese,lavoratori dipendenti, artigiani, commercianti e agricoltori colpiti dagli effetti del terremoto godranno di una proroga fino al 30 giugno 2013 per il pagamento dei tributi (Irpef, addizionali, Tarsu), mentre dovranno versare entro il 16 dicembre 2012 i contributi.  La copertura degli interessi derivanti dalla proroga (circa 0,2 milioni si maturerebbero nel mese di dicembre e 6 milioni nel 2013), vero oggetto del contendere, arriverà dall’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche destinato allo Stato. L’emendamento prevede anche che la proroga avvenga “previa integrazione della convenzione” con le banche che consenta di finanziarla attingendo ai 6 miliardi già stanziati dal decreto terremoto. In mattinata il governo era stato battuto per l’ennesima volta sulla proroga dei tributi per i territori colpiti dal sisma dell’Emilia. La commissione della Camera aveva respinto le modifiche presentate dall’esecutivo sul rinvio dei pagamenti di tasse e contributi nelle zone emiliane terremotate.

VOTO LIBERO - Caustico il Pd: "Sul tema del terremoto siamo rimasti al testo approvato dalle commissioni - spiegato il democratico Michele Ventura - perché ci siamo trovati di fronte ad una incomprensibile chiusura da parte del governo. Una risposta ai cittadini che hanno avuto la casa fortemente danneggiata è un atto dovuto e la soluzione proposta, grazie anche ad un determinato impegno del gruppo del Partito democratico, andava in questa direzione".
SODDISFAZIONE LEGA - "Il Parlamento ha saputo mantenere la schiena dritta intervenendo in difesa dell'Emilia e di tutte le zone duramente colpite dal terremoto. Ci auguriamo ora che il Governo non metta in atto quello che potremmo definire un vero e proprio colpo di mano ponendo la questione di fiducia", commenta il leghista Massimo polledri, che aggiunge:  "In commissione - spiega Polledri- con il solo voto contrario dell'Udc e dell'onorevole Libè che continua a votare contro la sua terra, abbiamo respinto le modifiche presentate dall'Esecutivo che erano solo una vergognosa elemosina a chi ha perso tutto a seguito del sisma confermando invece gli interventi a sostegno dei terremotati concordati venerdì scorso".
REAZIONE UDC -  "L'onorevole Polledri è un bugiardo. Io ho votato contro l'emendamento del governo che negava la proroga dei tributi per i territori colpiti dal sisma in Emilia-Romagna", dichiara il capogruppo Udc in commissione Affari costituzionali della Camera, Mauro Libè. Che poi affonda il colpo: "Forse è meglio se l'esponente della Lega lasci perdere l'attività parlamentare per tornare alla sua professione di neuropsichiatra: gioverebbe innanzitutto a lui, non so se pure ai suoi pazienti".
QUALE REAZIONE? Ora il governo comunicherà se ha intenzione di presentare un maxiemendamento che assorbe interamente il testo votato dalla commissione o vorrà invece  "forzare la mano", come dice qualche deputato, modificando il testo per inserire le norme già respinte due volte dal Parlamento con un voto di fiducia forse evitabile.

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