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giovedì 8 novembre 2012

L.Elettorale: D'Alia, assolutamente aperti ipotesi D'Alimonte



ROMA, 8 NOV - 'Noi abbiamo presentato emendamenti che vanno nel senso della proposta D'Alimonte. Certo, i nostri prevedevano un premietto piu' basso ma credo che questa sia la strada da seguire'. Lo ha detto il capogruppo Udc in Senato, Giampiero D'Alia, parlando a Skytg24 della legge elettorale.
'Noi - ha aggiunto - siamo assolutamente disponibili a che si trovi un'intesa con Pdl e Pd sulla linea enunciata da D'Alimonte'.
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La legge elettorale attualmente in vigore, dal dicembre 2005, ha riportato il sistema elettorale italiano al sistema proporzionale ma con un premio di maggioranza che scatta in certe circostanze ed in forma diversa tra Camera e Senato.
Per l'elezione dei deputati alla Camera, con l'eccezione dei seggi per gli italiani all'estero e della Valle d'Aosta, i partiti possono coalizzarsi fra loro e per accedere all’assegnazione dei seggi la coalizione deve ottenere almeno il 10% dei voti validi espressi e almeno una lista della coalizione deve ottenere un minimo del 2%. Per le liste coalizzate, esiste una soglia di sbarramento del 2%: i seggi all'interno di ciascuna coalizione sono assegnati tra le liste che hanno raggiunto questa soglia, quelle sotto soglia ma rappresentative di minoranze linguistiche e la migliore lista sotto soglia. È previsto inoltre un premio di maggioranza per la coalizione che abbia ottenuto la maggioranza relativa: il premio prevede l'assegnazione ad essa di 340 seggi, se con l'assegnazione proporzionale i seggi assegnati sarebbero di meno. I rimanenti seggi sono assegnati proporzionalmente alle altre coalizioni e liste.
Per il Senato il procedimento è analogo, con soglie diverse (3% minimo per la lista e 20% minimo per la coalizione) con la significativa differenza relativa al premio di maggioranza che al Senato è su base regionale; la lista o coalizione avente la maggioranza relativa dei voti in una regione ottiene il 55% (arrotondati per eccesso) dei seggi assegnati a quella regione, se col normale criterio proporzionale ne otterrebbe di meno.
I problemi legati alla applicazione delle legge Calderoli o "Porcellum" sono sotto gli occhi di tutti: al Senato non è assicurata la maggioranza dei seggi alla coalizione che ha ottenuto più voti, poiché i singoli premi regionali potrebbero neutralizzarsi a vicenda. Non è nemmeno garantito che nei due rami del Parlamento si formi la stessa maggioranza. Infatti, nel caso del senato, il premio di maggioranza rende il risultato dipendente da un elevato numero di fattori variabili che lo rendono di fatto imprevedibile. (Fonte: Wikipedia)
Il professor D'Alimonte ha sviluppato una proposta basata su modifiche alla attuale legge elettorale, per consentirne una applicazione efficace senza ricorrere ad un cambiamento totale del sistema elettorale: innanzitutto l'introduzione anche al Senato del premio di maggioranza a livello nazionale a cui vanno ad aggiungersi modifiche minori come l'abolizione delle candidature plurime, la correzione della norma ritenuta incostituzionale secondo la quale i voti della Valle D'Aosta non sono computati nel premio di maggioranzae l'esclusione dei voti delle liste sotto la soglia di sbarramento dal computo dei voti per il premio di maggioranza alla Camera e al Senato. Verrebbe anche eliminata la norma che prevede liste bloccate, dando nuovamente la possibilità all'elettore di scegliere attraverso le preferenze i suoi rappresentanti.
La proposta D'Alimonte ha incontrato il favore di Forza Italia, favorevole ad un sistema che mantenga l'attuale legge elettorale, e, come scelta subordinata, della Lega che opterebbe per un approccio a fasi: una che preveda le modifiche minime per evitare il referendum, seguendo la proposta D'Alimonte per poi procedere ad una azione più ampia che porti alle modifiche costituzionali necessarie per un sistema elettorale alla tedesca. Lo stesso atteggiamento a fasi successive trova il favore dell'Udeur di Clemente Mastella.


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