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domenica 4 novembre 2012

NO AL TAGLIO AGLI AIUTI GOVERNATIVI AI MALATI DI "SLA"


"Sui malati di Sla e sulle loro famiglie non si possono avere incertezze ne' si possono fare speculazioni politiche". 
Lo scrive il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini su facebook.

"Esiste un fondo di 900 milioni - aggiunge - da destinare alle politiche sociali: parte di esso, cosi' come negli anni precedenti, deve andare proprio alla loro assistenza oltre al rifinanziamento del fondo per i non autosufficienti e di altre politiche sociali. Credo che su questo punto ci debba essere un accordo pieno tra governo e forze politiche"
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"I tagli sui malati di Sla sono da Paese incivile. Il Governo deve correggere il tiro. L'Udc in Parlamento si impegnerà per ripristinare i fondi". 
Lo ha affermato in una nota il deputato Udc Antonio De Poli.
"La crisi non può essere un alibi per tagliare ovunque, senza criterio. Più volte - ha aggiunto - abbiamo detto che per noi montismo non equivale a mutismo. Bene, oggi siamo qui ad alzare la voce per difendere i più deboli. Dietro un malato di Sla non c'è solo una terribile malattia ma ci sono anche dei familiari che soffrono insieme a lui e sono costretti a riorganizzare la propria vita quotidiana. Lo Stato - ha concluso De Poli - non può lasciare queste persone da sole. Sarebbe come tornare alla preistoria".
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 "Di tagli alla sanita' si puo' anche morire". 
Lo afferma Paola Binetti, dell'Udc, intervenendo in una nota su quanto sta avvenendo in Sicilia, dove continua lo sciopero della fame di 33 malati di Sla, in gravi condizioni. 
"Solo pochi giorni fa - ricorda - il ministro della Salute Balduzzi si e' recato in Sardegna per portare un gesto concreto di attenzione e di speranza ai malati di Sla: chiedevano che venisse ripristinato il fondo dedicato a loro e alle loro esigenze".
"Nulla, pero', e' stato fatto per i malati della Sicilia - prosegue Binetti - che pure versano in condizioni altrettanto gravi e sono da 15 giorni in sciopero della fame. Gabriella Lanza, Giuseppe Spampinato e Salvatore Crisafulli stanno rischiando la loro stessa vita, come racconta Pietro Crisafulli, fratello di Salvatore e presidente della Associazione che si prende cura di loro. Il confronto con i pazienti dell'altra Regione che sembra abbiano ottenuto gli aiuti e le risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza rende ancora piu' amaro e bruciante il confronto. Come se ci fossero malati di serie A e malati di serie B, mentre in realta' - sottolinea - si tratta in ogni caso di disabili gravissimi, totalmente affidati alle cure dei loro familiari, che si sentono sostanzialmente abbandonati dalle istituzioni".
"La legge di bilancio e quella di stabilita' attualmente in discussione alla Commissione bilancio della Camera, mantengano alta l'attenzione per difendere quel Fondo per la non autosufficienza che la Commissione Affari sociali ha ripristinato all'unanimita' solo pochi giorni fa", conclude.


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