Pier Ferdinando Casini si dice pronto a rilanciare l'asse con il Pd che in Sicilia ha portato a un insperato successo, a patto che il partito di Bersani si liberi dagli 'estremismi' mentre per il Ppe italiano invocato da Angelino Alfano e i suoi, tanto piu' dopo il 'penoso' Berlusconi di Lesmo, siamo fuori tempo massimo. Intervistato da Repubblica, Casini interviene anche sulle elezioni considerando 'una valutazione di buon senso' il voto anche a febbraio, se sara' necessario per fare economia.
'L'incontro tra moderati e progressisti e' possibile - spiega Casini - ma deve essere fatto in piena chiarezza e serieta'', 'io chiedo al Pd come sia possibile un'alleanza con chi ha sostenuto il referendum sull'art. 18, la battaglia al fianco dei No Tav, con chi ha attaccato Monti e il suo governo'.
Per quanto riguarda la Lista per l'Italia, Casini assicura che 'simbolo e nome ci saranno all'atto di scioglimento delle Camere' e 'migliore sara' il risultato della Lista all' indomani del voto, piu' probabile sara' la permanenza di Monti a Palazzo Chigi'.
Casini andra' al Quirinale? 'Qualcuno mi vorebbe rottamare, altri in corsa per il Colle - replica il leader Udc. - Mi ritengo ancora troppo giovane per entrambi'. Sul Pdl, Casini osserva: 'Non voglio chiudere il dialogo ma ormai c'e' una doppia anima nel Pdl. Quella di Berlusconi e quella di Alfano.
Noi non possiamo pagare le contraddizioni di un Pdl che compie un passo avanti e due indietro. Gli appelli che ci vengono rivolti li trovo ridicoli, patetici'.
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