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lunedì 10 dicembre 2012

Crisi: spread a 360, crolla la Borsa Monti: “La mia scelta era inevitabile”


La risposta dei mercati alle dimissioni annunciate dal premier: Piazza Affari -2,5%, raffica di sospensioni . Il professore: “Sono preoccupato. Ma dopo le parole di Alfano, non avevo altra scelta”. Renzi a Berlusconi: “Chiudi la porta”
Barroso: “L’Ue ha bisogno di un’Italia forte e stabile”
Piazza Affari n profondo rosso. Il Ftse Mib cede il 3% dopo l’annuncio delle dimissioni di Mario Monti.e l’annuncio della nuova candidatura di Silvio Berlusconi . Molto più moderato il calo delle altre piazze europee con Parigi e Francoforte che lasciano sul terreno lo 0,4%. A Milano il Ftse Mib arriva a cedere il 3,1% a 15.210 punti. Gira in calo anche Mediaset (-1,17%) e viene sospesa dalle contrattazioni Fiat. Sprofondano le banche con Unicredit in ribasso del 5,59%, Intesa Sanpaolo del 6,4 per cento: Vengono fermate dalle ontrattazioni Finmeccanica (teorico -1,6%) , Mps (teorico -3,56%), Ubi Banca (-2,47%), Bpm (-2,59%). Vanno male tutte le principali banche (con lo spread oltre 360 punti base) con tutte le big che mostrano perdite superiori al 4%. A eccezione di St (in asta di volatilità per eccesso di rialzo dopo la presentazione del nuovo piano strategico), la migliore è Mediaset (-0,4%). L’euro si attesta a 1,29 sul dollaro.

LO SPREAD SALE  
Come da attese la risposta dei mercati alle dimissioni annunciate dal premier Mario Monti non si è dunque fatta attendere. Lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti balza di a quota 360 punti, sulla scia delle incertezze per il dopo Monti in Italia. Venerdì scorso aveva chiuso a 323 punti. Il rendimento è al 4,77%. Lo spread sui Bonos spagnoli avanza da 416 a 436 punti, per un tasso del 5,61%. L’apertura della Borsa di Milano è prevista in rosso. Una settimana fa lo spread era sceso sotto la soglia dei 300 punti, toccando i minimi degli ultimi 9 mesi. Poi la risalita giovedì e venerdì scorso in scia allo strappo del Pdl che ha di fatto staccato in anticipo la spina dell’esecutivo. I mercati temono che il prossimo Governo non rispetti l’agenda Monti e le sue riforme e, nonostante le elezioni saranno anticipate solo di un mese, a pesare è lo scenario di incertezza politica dell’Italia che si avrà da qui a febbraio.  

LA SCELTA DI MONTI  
«Sono convinto di aver fatto la cosa giusta e in ogni caso non potevo farne a meno, dopo quel che è successo. Ma sono preoccupato naturalmente non per me ma per quel che vedo». È la spiegazione delle ragioni delle sue dimissioni che il premier Mario Monti ha dato a chi lo ha chiamato per un saluto, come riferisce Repubblica in un resoconto firmato dal direttore, Ezio Mauro. L’annuncio di Monti nel giorno di festa è arrivato per dare «a mercati chiusi, ventiquattro, trentasei ore di tempo per riassorbire un `colpo´, nella speranza naturalmente che il colpo non ci sia». E determinante non è stato tanto il timore di un `Vietnam parlamentare´ dopo la dichiarazione di Alfano, («interpretata veramente come un attestato di sfiducia anche se non espressa in modo formale», non necessario perché «le cose sono chiare»). Il fatto «decisivo - spiega il premier - è un altro: io non sento più intorno a me una maggioranza che, sia pure con riserve e magari a malincuore, sia capace di sostenere con convinzione la linea politica e di programma su cui avevamo concordato». E «non potevo fare altrimenti. Non sarebbe stato giusto e nemmeno possibile».  

LA REPLICA DI RENZI A BERLUSCONI  
Stamane intanto Matteo Renzi ha scritto un messaggio sulla sua pagina Facebook rispondendo a Silvio Berlusconi : «Se hai lasciato le porte aperte per me, accetta un consiglio: chiudile! Non servono. Ciao». Berlusconi aveva detto di tenere «la porta aperta» in caso volesse venire con il centrodestra. 

LE REAZIONI INTERNAZIONALI ALL’ANNUNCIO DI MONTI: TERZI E BARROSO  
«In Europa abbiamo bisogno di un’Italia forte e stabile»: lo ha detto il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, in una intervista a Sky Tg24 parlando della situazione italiana a poche ore dalla consegna del Nobel per la Pace alla Ue ad Oslo. Ber Barroso, Monti ha dato «un contributo eccezionale al dialogo europeo». Per il ministro Giulio Terzi «Quale che sia l’esito dei risultati elettorali, qualsiasi governo italiano sarà un partner efficace e credibile» perché «negli ultimi mesi l’Italia ha rafforzato la sua credibilità finanziaria su tutti i mercati».  
Timori dalla Spagna. I dubbi sull’instabilità politica di paesi come l’Italia hanno «un contagio immediato» sulla Spagna. Così il ministro dell’Economia Luis de Guindos alla Radio Rne commenta l’annuncio di dimissioni di Monti. «Quando sorgono dubbi sulla stabilità di un paese vicino come l’Italia, a sua volta percepito come vulnerabile, ci contagiano subito». 

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