CENTRO STORICO DI CARPI : PROBLEMI E PROPOSTE
Non c'è un unico punto di vista sulla “questione Piazza e Centro storico” , nè una sola categoria di persone coinvolte.
Ci sono i residenti, ci sono i commercianti, e ci sono gli esercenti ( Bar e Ristoranti ).
Considerando le ultime due categorie, quelle che in Centro ci lavorano, si potrebbe pensare ad una uniformità di problematiche, di interessi e di soluzioni : a sorpresa invece, se si ascoltano, emergono esigenze ed idee molto distanti e addirittura, in certi casi, opposte.
Partendo infatti dal desiderio comune di tutti che il Centro si ravvivi sempre più, si spazia dal terremoto, agli orari di apertura, ai parcheggi . Ed emergono così le diverse posizioni e problematiche: in assoluto e con chiarezza i commercianti NON sono disposti a modificare il loro orario giornaliero né tantomeno ad aprire nei giorni festivi o di sera, se non in occasioni proprio eccezionali.
Diventa quindi inutile per l'Amministrazione tentare di organizzare qualsiasi tipo di evento fuori dalle fasce canoniche 9.30 / 12.30 e 15.30 /19.30 se non, forse, il sabato. Ovviamente emerge la questione della eventuale apertura al traffico della Piazza e di un eventuale parcheggio automobilistico all'interno della stessa, ma, nonostante l'entusiasmo di alcuni, pare che questa idea non piaccia ai più , spaventati dall'impatto visivo ed ambientale che ciò provocherebbe.
In generale i commercianti e bottegai del Centro sono restii a cambiamenti delle loro abitudini.
Diverso l'atteggiamento mentale degli esercenti di Bar e Ristoranti, più abituati ad orari elastici e serali, e durante le festività.
Questi ultimi hanno lanciato numerose proposte che hanno contribuito in modo determinante anche al successo della festa dell'8 settembre : in quella occasione, vista l'eccezionalità dell'evento e l'enormità delle adesioni, sono state possibili deroghe alla normale circolazione del traffico, con chiusura di vie e corsi del Centro, con gratuita occupazione del suolo pubblico.
Eccezionalità , appunto: sembra infatti già improbabile riuscire a ripetere l'esperienza a causa delle pastoie burocratiche fatte di mille permessi da richiedere in particolare ai Vigili Urbani (questi ultimi specialmente rigidi nel controllo dell'occupazione del suolo pubblico anche in occasione di eventi importanti come Maratona, Festival della filosofia e del racconto che sarebbero ghiotte occasioni per esercenti e commercianti ).
Altra nota dolente sono i troppi balzelli per ogni inezia: occupazione del suolo pubblico (se e quando concessa), tassa per affissione e pubblicità), SIAE appena si accende un registratore musicale, ecc.
Per venire incontro a coloro che decidano di organizzare qualsivoglia iniziativa, sarebbe opportuno che il Comune si sobbarcasse i relativi costi (solo sotto forma di mancate entrate) e rendesse più “snella” la richiesta di permessi.
Forse così sarebbero meglio sfruttati spazi vuoti ( Piazza ) o semivuoti ( Piazzetta ) che vengono occupati solo straordinariamente, come argenteria lucidata e messa in tavola solo per gli ospiti durante le Feste, anzichè essere appannaggio innanzitutto di chi mangia su questa tavola ogni giorno dell'anno, e vuole godersi quotidianamente la propria posateria, che tra l'altro è di prim'ordine.
Un grande passo è stato fatto con il nuovo regolamento comunale che liberalizza i dehors per locali,
ma occorre fare di più per far sì che Carpi diventi quella realtà metropolitana che aspira ad essere ma che fatica a staccarsi dalla mentalità provinciale e limitata che sembra volersi autoimporre.
Firmato
Giorgio Verrini
Consigliere di Alleanza per Carpi
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