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sabato 29 dicembre 2012

Elezioni 2013, Franco Frattini: "Aderisco all'agenda Monti, resto fedele al Ppe"


"Sosterrò l'Agenda Monti per l'Italia con un contributo e modalità che insieme al presidente Monti potremo individuare". Così Franco Frattini conferma la sua decisione sul blog Diario italiano. Il motivo che ha spinto l'ex ministro a schierarsi dalla parte di Monti, lasciando così Berlusconi e il Pdl, è tutto "nell'ancoraggio all'Europa e ai suoi principi" su cui poggia l'agenda del Professore. Ma anche - prosegue l'ex ministro - il rifiuto del populismo e il "forte desiderio di rinnovamento".
Per l'ex ministro degli Esteri, serve "il coraggio di guardare avanti e di mobilitare tutte le energie possibili per realizzare quel sogno - così fortemente voluto da De Gasperi - di unire tutti i moderati italiani sotto la bandiera del Partito Popolare Europeo".
"Sono i principali punti del programma di quella federazione da me fortemente auspicata che potrebbe unire tutte le forze moderate del Paese rispondendo all'appello lanciato dal presidente Monti", prosegue Frattini. "Ho aderito nel 1996 a Forza Italia per mettere a disposizione la mia formazione professionale al servizio di un partito, e collaborando con un leader che si presentò agli italiani fiero ed orgoglioso nel rivendicare l'appartenenza dell'Italia all'Europa. Così come ho servito per il mio Paese e per l'Europa durante le responsabilità istituzionali che mi sono assunto: da ministro degli Esteri, ma anche da Vice Presidente e Commissario dell'Unione Europea".
"Quella stessa convinzione che mi suggerisce oggi - di fronte a pericolose tendenze euroscettiche - di compiere una scelta di coerenza, l'unica che potessi prendere: continuare a lavorare nello spirito del popolarismo europeo".
Impossibile, dunque, restare vicino a Silvio Berlusconi. "Sosterrò quindi l'Agenda Monti per l'Italia - scrive Frattini - con un contributo e modalità che insieme al presidente Monti potremo individuare. Perché un'Agenda che come primo punto indica la parola Europa come fonte di certezze e rafforzamento del nostro Paese - prosegue l'ex ministro - non merita di essere ignorata, soprattutto da chi fino ad oggi ha coltivato nel continente la speranza di poter garantire alle prossime generazioni opportunità di benessere, libera circolazione, efficienza amministrativa, incoraggiamento per le PMI ad essere sempre più attive in tema di innovazione, internazionalizzazione e qualità".

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